JOAB:
UN
GENERALE AMBIZIOSO |
Articolo tratto
dalla Rivista "RISVEGLIO
PENTECOSTALE"
- Anno 1947 - N° 3 - pag. 8
Pregi
Difetti
Conclusioni
Tutti possiamo facilmente essere
ingannati se facciamo deduzioni o giudizi soffermandoci
alle apparenze. La testimonianza di Joab ce ne dà un
esempio tipico.
Pregi
Egli ci appare
valoroso e coraggioso, anzi troviamo nella Bibbia che
per il coraggio e il valore era stato costituito capo
dellesercito di Davide (1° Cron. 11:6).
Quale
capo si distinse nel combattimento e quale capo esortò
Abisai, suo fratello, a combattere valorosamente per il
suo popolo e per la città del suo Dio (2° Sam. 10:12). Notiamo
le sue parole: «Fortificati e
portiamoci valorosamente per il popolo nostro e per la
città del nostro Dio».
È
un onore per luomo combattere per «il
popolo nostro» e per «la
città del suo Dio».
Noi guardiamo con rispetto
cristiano quanti, come Joab, combattono per la gloria di
Dio e per ledificazione della Sua città. Non è
forse detto che la corona è per chi combatte
legittimamente? (2° Tim. 2:5).
Ma oltre al valore e
al coraggio vediamo ancora altri pregi in Joab, e
infatti leggiamo nel cap. 14 del secondo Libro di
Samuele che Joab, avendo conosciuto che il cuore di
Davide era verso Absalom, fece un piano per procurare
la riconciliazione tra loro.
Non
assomigliava Joab a quei tanti cari fratelli che si
studiano di pacificare fedeli e chiese che hanno contese
tra di loro?
Non era, quella, ubbidienza al volere divino?
Troviamo ancora un pregio che brilla nella vita di
Joab: la lealtà umile.
Nel
passo biblico di 2° Sam. 12:26-28
leggiamo che Joab, dopo aver battuta e soggiogata Rabba,
città reale degli Ammoniti, mandò a chiamare David
perché procedesse alla conquista di essa, perché se lavesse
conquistata al posto del re sarebbe stata chiamata del
nome di Joab.
Qui appare
la lealtà di un uomo che combatte per il suo re e per la
grandezza del suo regno.
Difetti
Ma
queste cose non ci dicono con precisione di Joab e
perché egli, uomo di coraggio e valore, fosse
ambizioso.
Infatti
solo per lambizione di essere Capitano dellesercito
di Davide spiegò il suo coraggio e valore (1° Cron. 11:6).
Se avesse voluto
essere capitano per guidare lesercito del
suo re a combattere per lavanzamento del
regno di Davide tutto sarebbe bene, ma la
sua ambizione carnale lo indusse al tradimento,
allomicidio.
Ma
prima di arrivare a tutto ciò trasgredì
lordine del re uccidendo
Absalom (2° Sam. 18:5-14),
trasgressione che fece piangere il suo re.
Attenzione,
o guerrieri di Cristo: ricordiamo il comandamento del
nostro Re perché, come quello di Davide, è un
comandamento di amore: «Io vi do un
nuovo comandamento: che voi vi amiate gli uni gli altri
acciocché come io vi ho amati, voi ancora vi amiate gli
uni gli altri» (Giov. 13:34 e 15:12); e non
dimentichiamo il Suo ammonimento: «Ma chi avrà
scandalizzato uno di questi piccoli che credono in Me,
meglio per lui sarebbe che gli fosse appiccata una macina
dasino al collo e che fosse sommerso nel fondo del
mare» (Matt. 18:6).
Joab
invece grida: «Tu hai oggi
svergognato il volto a tutta la tua gente
amando
quelli che ti odiano» (2° Sam. 19:5-6); ma lodio era
nel cuore di Joab e non nel cuore di Davide.
Infatti non era egli nel
diritto di perdonare ai suoi nemici? Perché doveva Joab
ergersi a giudice e uccidere Absalom contro la volontà
di Davide, suo re e signore?
Fratelli,
prendiamo guardia a noi poiché tutto è scritto per
nostro ammaestramento;
Possiamo
noi giudicare alcuno mentre ci è detto che
«Vi
è un solo Legislatore che può salvare e perdere,
ma tu chi sei che condanni altrui?» (Giac. 4:12).
Possiamo
noi impedire a Dio di perdonare chi Egli vuole? (Es. 33:19; Rom. 9:18).
Conclusioni
Ma torniamo
a Joab il quale per la sua trasgressione
viene sostituito da Amasa (2° Sam. 20:4).
Essendo uomo
ambizioso e non volendo perdere il suo posto, passa
dalla trasgressione al tradimento
e, vedendo approssimarsi Amasa, gli va incontro
ipocritamente e gli domanda: «Stai
tu bene fratel mio?»,
e mentre con la destra lo prende per la barba per
baciarlo, con la spada che teneva nella sinistra
lo percuote nella quinta costa (2° Sam. 20:8-10).
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Diletti, se nellesercito
del Signore sè manifestato qualche Joab e
se egli ancora non vuole piegarsi al volere di
Dio, non imitiamolo ma continuiamo a combattere
per ledificazione del nostro popolo e della
città del nostro Dio, continuando
a procacciare la pace. |
Consideriamo che Joab, per
lambizione di conservare il posto di capo dellesercito
di Davide fu notato da Davide stesso il quale ordinò che
la sua vita non finisse in pace.
E così purtroppo avvenne (1° Re 2:5, 6, 31, 32).
Il
suo nome non fu scritto nel libro dei prodi di Davide (2° Sam. 23 dal verso 8
alla fine e 1° Cron. Cap. 11 dal verso 10 al 47). Troviamo
il suo scudiero menzionato al verso 30, ma il suo nome
viene obliato: ecco come finiscono i capitani ambiziosi.
Portiamoci
virilmente affinché il nostro nome rimanga scritto
nel libro dei prodi del Re e del Signore dei signori,
al quale appartiene tutta la gloria nei secoli dei
secoli.
Francesco
Giancaspero
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